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18 apr 2007

Alfred Capaliku

Una poesia molto cosciente quella di Alfred Capaliku. Vi si nota come tratto fermo la descrizione vera e ferma della gente e quello che circonda: tutti fanno parte di un insieme che in un certo senso blocca il poeta e lo spinge a pensare a come la gente cambia col cambiare del mondo. La sua poesia a tratti è una denuncia alla modernizzazione troppo veloce e al non volere della gente a vedere meglio cosa e come rende questa modernizzazione il mondo di tutti i giorni. E tale sguardo scrutatore e giudice del poeta avviene sotto il "ritmo della pioggia" che sembra indicare un pianto dei cieli nel vedere il decadere del mondo.


***


La meta

Ai morti vestono scarpe nuove
perchè camminano su strade senza fine,
miraggi desertici sparsi ognidove,
senza semafori e righe bianche e pali,
senza vigili il traffico e manichini alla moda,
senza passanti al senso contrario come dune,
per cercare l'ora, l'indrizzo esatto.
Sopra i colli asfaltati di pietre
bussano suole usate come zoccoli di cavallo,
s'affrettano le gomme come a sbattere contro macchine,
si frantumano gli specchi del lusso.

Quante scarpe nuove sono state vendute quest'anno!

Sibillano una parola unanime,
"No Stop" con accento moderno
nella lingua come un coltello, senza fermi biblici,
senza alberi, senza uccelli che recano notizie da decoro.

Sotto sopra sinistra destra avanti dietro - cielo,
con angeli distratti, con diavoli invoglianti,
secondo le regole dei passanti di Dante.
Guardano i loro dubbi sopra la polvere delle scarpe
che tentennano come un coro antico nel vuoto,
mentre si stacca la pelle, il piede rimane scalzo.
Lontana è la meta per arrivare a Dio,
col labirinto della speranza aperto da se.


***


Cieli di marmo


Cielo di marmo
senza peso
rondini contro corrente
senza arrivo,

vecchi masticanti ricordi
senza fumo,
acrobazia d'alberi sopra strade
senza odore.

Il bianco diviene azzurro,
il nero rimane senza inchiostro.
Il dado è tratto,
la vita è un gioco.

La pioggia, lacrima vergine,
s'infrange sul fiume,
sparisce nel mistero,
come spari senza punizione.

Il bianco si colora di rosso,
il nero cambia colore.
Nella trappola del giorno,
la vita è un gioco.


***


Simbiosi

Due metà della vita non ne fanno una,
nemmeno a dividerle dalla croce del dolore,
nemmeno a moltiplicarle con la speranza,
sommate con se stesse in miseria,
sotratte dall'alto dei cieli.
L'uomo ha il colore del bosco d'autunno,
due metà della vita non ne fanno una.


***


Il carnevale

Il giorno di carnevale
vi sono maschere ovunque,
sotto il ritmo della pioggia;
giocano con aria sorridente,
imitano animali, insetti di bosco,
in modo asimmetro fanno accrobazie
per dimenticare le maschere di sempre.


***


La stagione felice

Come soffiavano i venti di stagione ieri,
come se la primavera desse un concerto di violinisti
tra i suoi mesi,
nelle piazze e nelle vie, in periferia.

Come s'affrettavano gli amanti sotto ombrelli ridenti,
due a due,
e si spargevano tra il verde sotto il ritmo
della pioggia.

Tutto questo avvenne ieri,
mentre t'aspettavo vicino al bar
e trovavo il tuo nome scritto sui vetri.

(Traduzioni di Anila Resuli dall'albanese)

*

Alfred Capaliku è nato a Scutari nel 1952. Debutò con le sue poesie già durante le scuole superiori. Si laureò nell’Università di Tirana in Lingua e letteratura albanese nel 1973. Cominciò poi a lavorare come insegnante nelle città di Tropoja e Scutari. E’ docente di Letteratura albanese nell’Università di Scutari "Luigj Gurakuqi".
Ha pubblicato diverse opere tra le quali:- " Kenga e kantiereve " (poesie "La canzone dei cantieri"), Tirana,1976- " Per njerezit e punes " (poesie "Per gente di lavoro"), Tirana,1980- " Java pa ty " (poesie "La settimana senza di te"), Scutari,1995- " At Vinçenc Prendushi " (monografia "Padre Vinçent Prendushi"), Scutari, 1996- " Nje jave me perralla " (prosa per bambini "Una settimana di fiabe"), Scutari, 1998- " Bernardin Palaj " (monografia), Scutari, 1999- " Tregime per ty " (prosa "Racconti per te"), Scutari, 1999- " Muzike ne levizje " (poesie "Musica in movimento"), Scutari, 2000- " Ufoja dhe lulet " (poesie per bambini "L’ufo e i fiori"), Scutari, 2001- " Gasper Pali " (monografia), Scutari, 2002- " Alfabeti i munguar" (studi letterari "L’alfabeto mancante") , Scutari, 2003- "Ese dhe studime letrare" (studi letterari e saggi "Saggi e studi letterari"), Scutari, 2005

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scritto da anila resuli | Comments (0)


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