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18 apr 2007

Costantino Kavafis

Candele

Stanno i giorni futuri innanzi a noi
come una fila di candele accese,
dorate, calde e vivide.
Restano indietro i giorni del passato,
penosa riga di candele spente:
le più vicine danno fumo ancora,
fredde, disfatte, e storte.
Non le voglio vedere: m'accora il loro aspetto,
la memoria m'accora il loro antico lume.
E guardo avanti le candele accese.
Non mi voglio voltare, ch'io non scorga, in un brivido,
come s'allunga presto la tenebrosa riga,
come crescono presto le mie candele spente.



Le finestre


In queste tenebrose camere, dove vivo
giorni grevi, di qua di là m'aggiro
per trovare finestre (sarà
scampo se una finestra s'apre). Ma
finestre non si trovano, o non so
trovarle. Meglio non trovarle forse.
Forse sarà la luce altra tortura.
Chi sa che cose nuove mostrerà.



Itaca

Quando ti metterai in viaggio per Itaca
devi augurarti che la strada sia lunga,
fertile in avventure e in esperienze.
I Lestrigoni e i Ciclopi
o la furia di Nettuno non temere,
non sara` questo il genere di incontri
se il pensiero resta alto e un sentimento
fermo guida il tuo spirito e il tuo corpo.
In Ciclopi e Lestrigoni, no certo,
ne' nell'irato Nettuno incapperai
se non li porti dentro
se l'anima non te li mette contro.
Devi augurarti che la strada sia lunga.
Che i mattini d'estate siano tanti
quando nei porti - finalmente e con che gioia -
toccherai terra tu per la prima volta:
negli empori fenici indugia e acquista
madreperle coralli ebano e ambre
tutta merce fina, anche profumi
penetranti d'ogni sorta; piu' profumi inebrianti che puoi,
va in molte citta` egizie
impara una quantita` di cose dai dotti.
Sempre devi avere in mente Itaca -
raggiungerla sia il pensiero costante.
Soprattutto, non affrettare il viaggio;
fa che duri a lungo, per anni, e che da vecchio
metta piede sull'isola, tu, ricco
dei tesori accumulati per strada
senza aspettarti ricchezze da Itaca.
Itaca ti ha dato il bel viaggio,
senza di lei mai ti saresti messo
sulla strada: che cos'altro ti aspetti?
E se la trovi povera, non per questo Itaca ti avra` deluso.
Fatto ormai savio, con tutta la tua esperienza addosso
gia` tu avrai capito cio` che Itaca vuole significare.


Sulla soglia del caffè

Accanto, dissero qualcosa: attento
mi rivolsi alla soglia del caffè.
E vidi, allora, lo stupendo corpo,
dove di sé faceva maggior prova Amore:
vi plasmava gioioso acconce membra,
innalzava, scolpita, la persona,
con emozione vi plasmava il viso,
del suo tratto lasciando come un arcano senso
sulla fronte, sugli occhi, sulla bocca.




L'origine

Ormai la loro voluttà vietata
è consumata. S'alzano, si vestono
frettolosi e non parlano.
Sgusciano via furtivi, separati. Camminano
per via con una vaga inquietudine, quasi
sospettino che in loro un non so che tradisca
su che sorta di letto giacquero poco fa.
Ma dell'artista come s'arricchisce la vita!
Domani, domani l'altro, o fra anni, saranno
scritti i versi gagliardi ch'ebbero qui origine.



È venuto per leggere

E' venuto per leggere. Aperti,
due, tre libri, di storici e poeti.
Ha letto appena per dieci minuti.
Poi basta. Sul divano
sonnecchia. E' tutto intero dei suoi libri
- pure, ha ventitré anni; è molto bello.
E questo pomeriggio è passato l'amore
nella carne stupenda, nella bocca.
Nella sua carne ch'è tutta beltà
corsa è la febbre della voluttà.
Senza grottesche remore alla forma del piacere…






Costantino Kavafis nasce ad Alessandria d'Egitto il 29 aprile 1863 da genitori greci originari di Istanbul.
La sua famiglia, appartenente alla borghesia commerciale, subisce un tracollo economico nel 1876 e si trasferisce all'estero: prima a Liverpool, poi a Istanbul.
Nel 1892 Costantino, che può già vantare una discreta fama per le sue attività di pubblicista e poeta, viene assunto al Ministero dei Lavori Pubblici di Alessandria d'Egitto, dove rimane, facendo una veloce e redditizia carriera, fino al 1922.
Nel 1897 viaggia a Parigi e nel 1901 ad Atene, dove tornerà anche nel 1903 e nel 1905.
Nei suoi appunti autobiografici si parla di una precoce omosessualità, talora psicologicamente traumatica.
Dal 1919 il poeta viene coinvolto in varie polemiche, sia perché personaggio illustre e rappresentativo, sia per la violenta diatriba alessandrina e ateniese che lo vede tra i protagonisti.
Muore il 29 aprile 1933 ad Alessandria, dopo un'operazione alla gola subita ad Atene l'anno precedente.

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scritto da anila resuli | Comments (5)


Blogger Alessandro Ghia at 21 aprile 2007 alle ore 04:10 | Permalink
ciao anila! hai cambiato indirizzo! devo aggiornare il link sul mio blog, o il sito principale rimane sempre l'altro? al limiti li linko entrambi!
ciao
alessandro

ps quando accedo al tuo sito avast mi rileva un virus, un malware mi sembra, è normale? 
Blogger Alessandro Ghia at 21 aprile 2007 alle ore 04:17 | Permalink
aggiornamento sul virus: accade solo con explorer, con firefox non succede; inoltre con exp non funzionava la finestra in alto, mentre con fire tutto ok
ps io non capisco nulla di pc! 
Blogger anila resuli at 21 aprile 2007 alle ore 07:52 | Permalink
no no il mio sito è sempre lo stesso. questo raccoglie solo le mie letture.
comunque sul virus: avevo installato un antivirus ma ora ho tolto perchè mi cancellava tutti i commenti non solo i virus :-)
prova ad accedere ora e vedi cosa ti dice!

ciao,
Anila 
Blogger Alessandro Ghia at 22 aprile 2007 alle ore 05:42 | Permalink
ora è tutto a posto anche con explorer! bene, 6 brava anche col pc!
ciao,
alessandro 
Blogger anila resuli at 22 aprile 2007 alle ore 09:00 | Permalink
cerco di risolvere tutto da sola pure sul pc sì :-) 
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