<body><script type="text/javascript"> function setAttributeOnload(object, attribute, val) { if(window.addEventListener) { window.addEventListener('load', function(){ object[attribute] = val; }, false); } else { window.attachEvent('onload', function(){ object[attribute] = val; }); } } </script> <div id="navbar-iframe-container"></div> <script type="text/javascript" src="https://apis.google.com/js/platform.js"></script> <script type="text/javascript"> gapi.load("gapi.iframes:gapi.iframes.style.bubble", function() { if (gapi.iframes && gapi.iframes.getContext) { gapi.iframes.getContext().openChild({ url: 'https://www.blogger.com/navbar.g?targetBlogID\x3d9202531648311071279\x26blogName\x3dparola+nomade\x26publishMode\x3dPUBLISH_MODE_BLOGSPOT\x26navbarType\x3dBLUE\x26layoutType\x3dCLASSIC\x26searchRoot\x3dhttps://parolanomade.blogspot.com/search\x26blogLocale\x3dit_IT\x26v\x3d2\x26homepageUrl\x3dhttp://parolanomade.blogspot.com/\x26vt\x3d-2380610919226342035', where: document.getElementById("navbar-iframe-container"), id: "navbar-iframe" }); } }); </script>

13 apr 2007

Ko Un

sarà pure il paradosso dei paradossi
ma in realtà ti dico
chiedi dell'oggi alla gente povera
chiedi del domani ai paesi poveri
non all'America,
chiedi agl'indiani d'America
alle donne somale
notizie sul nuovo secolo


*


la fila di formiche
attraversa la strada in orizzonte
forse
per farci capire, poco a poco,
oggi
domani
e ancora domani
che questo mondo
non è solo degli umani

nella cocente luce di mezzogiorno il cuculo smette di cantare


*


c'è chi dice di avere ricordi di mille anni fa
e chi dice di aver già visitato i mille anni del futuro
in una giornata ventosa
io aspetto l'autobus


*


a pensarci bene
più volte mi sono sepolto
per questo io
sono molte tombe

ah, vantarmi di essere qui!


*


anche oggi ho trascorso il mio giorno come storia di qualcuno

sulla via del ritorno
gli alberi mi guardano


*
Poesie tratte da "Fiori d'un istante" edita dalla casa editrice "Cafoscarina", a cura di Vincenza D'Urso.


Nato nel 1933 nella regione Chôlla-pukto, è probabilmente il più controverso e certamente il più prolifico degli scrittori coreani contemporanei. Ha pubblicato oltre cento volumi di poesie, romanzi, saggi, traduzioni e drammi. La sua poesia va dalle brevi liriche di due righe a vaste epiche, come quella dedicata al monte Paektu (Paektu-san) in sette volumi.
Nato da famiglia molto povera quando la Corea si trovava sotto il dominio coloniale giapponese, studiò presto i classici cinesi e coltivò la propria lingua, istruito specialmente da suo nonno (allora nelle scuole i bambini coreani erano costretti a studiare e a parlare il giapponese). Le tristissime esperienze sofferte nel corso della guerra di Corea lo portarono in seguito a farsi monaco buddista, ma dopo dieci anni, disgustato dalla corruzione trovata in quell'ambiente, abbandonò la vita monastica e tornò nel mondo con un'atteggiamento profondamente nichilista, culminato nel 1970 in un tentativo di suicidio. Divenuto poi uno dei principali portavoce degli artisti e degli studenti che si opponevano al regime dittatoriale allora vigente, fu arrestato varie volte attorno agli anni 1980 e soffrì il carcere. Nel 1982, all'età di 50 anni, si sposò e andò a vivere in campagna, lontano da Seul.

Etichette:




scritto da anila resuli | Comments (0)


Post a comment